• 29 Marzo 2024 16:48

Lago del Brugneto

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Il lago del Brugneto è un bacino idrico artificiale, compreso nel Parco Naturale Regionale dell’Antola in Alta Val Trebbia e le sue sponde toccano i comuni di Torriglia, Propata e Rondanina. E’ il più grande lago della Liguria.

Fu completato dall’AMGA (Azienda Municipalizzata Gas e Acqua) nel 1959 nella Valle del Brugneto sbarrando il decorso dell’omonimo torrente, affluente del Trebbia, ad una quota di 775,8 m slm ottenendo una capienza massima di 25,13 milioni di mc d’acqua. Rappresenta la principale riserva idrica per Genova e Piacenza.

E’ lungo 3 km e la sua massima larghezza è di circa 200 metri per un perimetro di 13,5 km; la superficie complessiva è di 0,97 km2. La sua profondità massima è di 70 m ed il volume è di 0,02513 km3.

Il lago è costituito un bacino artificiale costruito nel 1959 dall’Azienda Municipalizzata Gas e Acqua di Genova a sbarramento dell’omonimo torrente Brugneto affluente del fiume Trebbia. Si trova a 775.8 metri di altitudine sul livello del mare e, con una capienza massima di 25,13 milioni di metri cubi d’acqua, costituisce la principale riserva idrica della città di Genova e in parte di Piacenza (ad uso irriguo e turistico).

Per la sua realizzazione furono sommersi due borghi: Frinti, costituito da una quindicina di case e Mulini di Brugneto con 2 abitazioni.

Sui versanti del lago esposti a nord si sviluppano vaste faggete, che hanno via via invaso gli antichi castagneti, oggi abbandonati, mentre il sottobosco è caratterizzato da specie che meglio si sono adattate all’ambiente umido e ombroso quali il mirtillo, gli anemoni, le orchidee. Sui versanti più soleggiati si sviluppa invece una vegetazione più varia, inframmezzata da zone coltivate e prati e dove l’albero predominante è il cerro, cui si accompagnano il frassino, il carpino bianco (raro nei dintorni) e il maggiociondolo con la sua tipica fioritura gialla.

Qui il sottobosco è più ricco di specie quali la ginestra, la rosa canina e il corniolo. Lungo le rive del lago vi sono invece salici e qualche pioppo, che nei periodi di piena vengono in parte sommersi dall’acqua.

(mappa)

È possibile eseguire il giro completo di trekking del lago attraverso il Sentiero del Brugneto che a tratti segue la riva del lago e a tratti si addentra sui pendii sovrastanti. Lungo il sentiero è ancora presente nei dintorni del lago qualche raro relitto di antica tradizione edificatoria come Le Case Celtiche, dal tetto di paglia delimitato da due pareti di pietra disposte a “gradoni”.

Nelle vicinanze di Bavastri poi il sentiero utilizza parzialmente un tratto ancora ben conservato dell’antica via del sale, che da Recco attraverso Torriglia conduceva alla val Borbera, val Staffora, val Tidone, lungo i crinali del monte Carmo, monte Cavalmurone e monte Lesima.

Restano intatti lungo il percorso un antico mulino e due ponti in pietra che s’inarcano su un ruscello, incuneato in profondi pozzi scavati nel corso dei secoli. Non restano invece ormai che poche pietre delle fondamenta del villaggio dei Frinti, del Molino e dell’Osteria camerale del Brugneto, sfondo delle scorribande dei banditi che durante il ‘600 popolavano queste zone.