• 9 Maggio 2024 18:02

Cattedrale di San Lorenzo

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La cattedrale di San Lorenzo è il più importante luogo di culto cattolico della città di Genova, cattedrale metropolitana dell’omonima arcidiocesi.

È stata consacrata al santo il 10 ottobre del 1118 da papa Gelasio II quando ne esistevano solo l’altare e una zona circostante, riservata alla preghiera, ma nessuna struttura in elevato. Nel corso del XII secolo fu costruita, ma ancora nel terzo quarto del secolo restava incompiuta e priva di una facciata vera e propria.

Navata centrale

Verso il 1230 si decise una profonda ristrutturazione dell’edificio, in stile gotico. Si iniziò così la facciata dalla parte bassa caratterizzata dai tre portali gotici. Con l’incendio del 1296 l’edificio, assai danneggiato, viene rimaneggiato. Tra il 1307 e il 1312 si completò la facciata e si iniziò l’elevazione del campanile destro. Il progetto originale prevedeva l’elevazione di due torri campanarie, parte integrante della facciata. All’interno vennero rifatti i colonnati, con capitelli e falsi matronei, mantenendo le parti romaniche superstiti; la controfacciata viene affrescata.

Tra il XIV e il XV secolo vennero costruiti diversi altari e cappelle, fra i quali la Cappella di San Giovanni Battista nella navata sinistra, atta ad accogliere le ceneri del santo patrono della città, giunte a Genova alla fine della Prima Crociata. Nel 1455 si realizzò la loggia sulla torre sinistra; e al 1522 venne aggiunto il coronamento manierista a quella destra, completandola.

Verso il 1550 il Consiglio cittadino commissiona all’architetto perugino Galeazzo Alessi un progetto di rinnovazione dell’intero edificio. Tuttavia i lavori non videro mai il compimento. Venne rifatta la parte absidale ed eretta la cupola sulla crociera, ma nel piedicroce si eseguirono solo le volte a botte, in sostituzione delle capriate lignee, e il pavimento. Questo cantiere vide la fine nel XVII secolo, quando l’abside venne decorata con le Storie di San Lorenzo da Lazzaro Tavarone, in un tripudio di stucchi dorati.

Tra il 1894 e il 1900 l’edificio venne restaurato sotto la direzione dell’architetto Marco Aurelio Crotta e con l’alto controllo di Alfredo d’Andrade.